L’armonia e le varietà paesaggistiche e culturali dell’Azerbaijan sono protagoniste del Padiglione ideato per Expo Milano 2015 da Simmetrico, network italiano di creativi, project manager ed esperti in tecnologie multimediali. Fondato nel 2007 da Daniele Zambelli, Simmetrico è specializzato nell’ideazione e gestione di progetti nel campo della comunicazione culturale che hanno come punto di forza l’integrazione fra linguaggi e discipline diverse.
In linea con la vocazione di raccontare storie focalizzate sull’uomo e sulle sue relazioni, Simmetrico e il suo team di eccellenze italiane ha ideato, progettato e realizzato il progetto del Padiglione, dalle fondamenta fino all’ultimo bit di contenuti. Un percorso sorprendente e immersivo fra installazioni, video, riproduzioni sonore, esperienze di realtà virtuale e un’APP dedicata alla scoperta dei tesori custoditi nel Paese.
Il Padiglione celebra la biodiversità e la cultura del Paese, un sistema in cui elementi differenti convivono in perfetto equilibrio tra loro. Il progetto del Padiglione parte dall’idea di biosfera come metafora del Paese: un sistema aperto ai flussi esterni che valorizza e protegge le diversità̀ al suo interno.
L’Azerbaigian, che per la prima volta partecipa a un’Esposizione Universale, è un Paese attento alla valorizzazione della propria identità culturale ma aperto all’innovazione; è un modello unico di biodiversità con ben nove degli undici climi esistenti al mondo ed è luogo di incontro di culture millenarie.
Concepito per essere smontato al termine di Expo 2015 e poter essere quindi nuovamente rimontato a Baku, il Padiglione è stato realizzato da Simmetrico network in collaborazione con lo studio di architettura Arassociati, i progettisti strutturali di iDeas e lo studio di architettura del paesaggio AG&P.
Fra le particolarità costruttive del padiglione ci sono le grandi sfere in vetro curvo e acciaio, vero esempio di architettura complessa, realizzate dalla società People&Projects con un’innovativa tecnologia di derivazione aeronautica per la quale è in corso la procedura di brevetto.
Per la progettazione del Padiglione hanno lavorato oltre 300 persone, 250 in Italia e 50 in Azerbaigian. Sono stati dedicati oltre 18 mesi alla ricerca e allo sviluppo dei contenuti e sono state elaborate oltre 5000 fotografie e 250 video con oltre 150 giorni di riprese di cui più di 100 in Azerbaigian. Oltre 150 ore di riprese con la tecnica del time-lapse e oltre 55 minuti di animazione a passo uno che ricreano elementi iconici della tradizione azerbaigiana.
L’idea principale del Padiglione è la biosfera ovvero un sistema aperto ai flussi esterni ma capace di proteggere e favorire lo sviluppo della vita al suo interno. Con questa idea cardine è nato il Padiglione composto da tre biosfere che si incastonano come gioielli sull’impianto generale dell’edificio. Le pareti lignee ondulate abbracciano l’edificio ed evocano il vento tipico del territorio azerbaigiano, simbolo dei flussi culturali e creativi che da sempre attraversano il Paese, e preservano il microclima del Padiglione. Il Padiglione è realizzato attingendo ai materiali tradizionali dell’Azerbaigian, come il legno, lavorato in modo innovativo, e abbinato a materiali universali come il vetro e il metallo.