single-image

Bon Voyage, fra eco-hotel da favola

Sono attenti all’ambiente, ma anche alla cultura e alle tradizioni locali. Senza rinunciare al comfort, al design e alla cucina raffinata.

Si può coniugare il concetto di lusso con quello di sostenibilità ambientale? Il comfort può anche essere naturale? La risposta è sì, almeno se si guarda alle esperienze raccolte in Bon Voyage, libro della giornalista francese Clara Le Fort pubblicato da Gestalten (288 pagine, 39,90 €, in inglese, www.gestalten.com). Nel volume sono raccontate le esperienze di imprenditori alberghieri di tutto il mondo, che hanno scelto di pensare in modo diverso il concetto di boutique hotel, con un occhio attento alla riduzione dell’impatto ambientale che il turismo può avere. Ma anche alla valorizzazione di culture e tradizioni.

Greenbuilding magazine, p. 235a, Photo Micheal Turek, BonVoyage, gestalten 2019

Ci sono esperienze diverse, dalla virtuosa capacità di risparmio energetico della Masseria Moroseta, in Puglia, al recupero realizzato utilizzando esclusivamente materiali naturali e tecniche tradizionali di Finca La Donaira, nel sud della Spagna. Dal Fabriken Furillen, ex fabbrica di cemento su un’isola svedese, dove l’architettura industriale è stata conservata fedelmente e dove è possibile staccare completamente la spina in due camere prive di energia elettrica, alla guesthouse di Beirut dove è possibile imparare a cucinare le ricette tipiche dalle donne locali. O ancora i bungalow ecosostenibili di Chumbe Island, piccola isola di fronte a Zanzibar, dove l’introito del turismo è anche un modo per finanziare la protezione di un ecosistema delicato.

Greenbuilding magazine, p. 235b, Photo Micheal Turek, Bon Voyage, gestalten 2019

E molte esperienze in cui l’ospitalità è anche all’insegna delle coltivazioni il più naturali possibili e rigorosamente a chilometro zero o dove il resort diventa anche incubatore di espressioni artistiche di diverso tipo. Insomma, ci sono davvero molti modi per fare turismo, alcuni decisamente impattanti, altri più rispettosi e consapevoli non solo dell’ambiente, ma anche delle peculiarità culturali delle comunità che ci accolgono. Bon Voyage è un buon modo per scoprire come viaggiare in modo rispettoso, pur senza rinunciare alle comodità e al design di un boutique hotel.

Greenbuilding magazine, p. 235c, Photo Micheal Turek, Bon Voyage, gestalten 2019

Ph. © Micheal Turek, Bon Voyage, gestalten 2019. Shipwreck Lodge, Kunene, Namibia

You may like