La ristrutturazione di questo immobile a Marsala si è dovuta confrontare con le funzioni differenti che aveva nelle diverse epoche storiche: da magazzino di un palazzo gentilizio del XVIII secolo a sede di un circolo culturale.
Il locale oggetto dell’intervento si trova nel centro storico di Marsala, a palazzo Damiani, centro pulsante delle gesta dell’epopea garibaldina e dello sbarco dei Mille. La ristrutturazione di questi ambienti si è dovuta confrontare con il passaggio dell’immobile nelle diverse epoche storiche. Era utilizzato come magazzino all’interno di un cortile di un palazzo gentilizio del XVIII secolo. La costruzione è quindi caratterizzata dall’uso del tufo locale, arenaria gialla compatta tagliata in grossi blocchi utilizzati per gli archi a faccia vista e per gli architravi e in travi di legno e mattoni per i solai. L’edificio, durante la seconda guerra mondiale, venne in parte distrutto dai bombardamenti e successivamente ricostruito secondo le nuove tipologie costruttive dell’epoca. Per la muratura venne utilizzato sempre il tufo, ma meno compatto e tagliato in blocchi più piccoli e friabili, necessariamente da intonacare, e cordoli in cemento armato furono realizzati per la ricostruzione dei solai soprastanti.
La scelta progettuale è stata rendere leggibile questa differenziazione, mettendola in evidenza, e facendola diventare elemento di carattere e di forza dell’intervento. Rimuovendo gli intonaci che li ricoprivano e mettendo così in evidenza pietra da taglio e cemento, illuminandoli sapientemente e intonacando tutto il resto, con materiali che però risolvessero totalmente il problema dell’umidità di risalita che in questo tipo di costruzioni è un problema costante.
Fino a tutti gli anni Novanta i locali sono stati utilizzati come sede di un circolo di cultura in cui si svolgevano incontri letterari. Per motivi di ordine pratico, soprattutto per evitare di intervenire frequentemente sugli ammaloramenti degli intonaci causati dall’umidità di risalita, le murature furono perimetralmente coperte da materiale plastico e tutto ciò causò una forte concentrazione di umidità, oggi però totalmente risolta grazie all’utilizzo di materiali altamente traspiranti. Oggi l’edificio si presenta come un insieme dinamico e aperto, caratterizzato da un vivace dialogo tra preesistenze e nuovi interventi di rifunzionalizzazione per adeguarlo al nuovo utilizzo di associazione culturale.
Ph. © Serena Eller
Associazione culturale Otium,
Marsala (TP)
Studio di progettazione: arch. Anna Giustolisi, Marsala (TP). Sistema Kerakoll di ripristino della muratura: geomalta naturale (GeoCalce G Antisismico). Malte, intonaci e decorazione naturale Kerakoll: ciclo traspirante di intonacatura e finitura (Biocalce Intonachino Fino); finiture naturali traspiranti colorate linea calce (Biocalce Fondo, Biocalce Intonachino Colorato); deumidificazione murature con Benesserebio.