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Dialogo fra architettura e paesaggio

L’architettura compatta si apre in facciata al paesaggio appenninico.

L’area di intervento è collocata a margine di una recente espansione residenziale a San Polo d’Enza, località tra il confine delle province di Reggio Emilia e Parma; orientato verso sud, il lotto inquadra uno straordinario brano di paesaggio appenninico costituito dai calanchi, dai dolci profili pedemontani, dalle cime del Monte Cusna e Ventasso e dai Castelli Matildici. A nord, il quartiere di recente costruzione satura il contesto con case a schiera, bifamiliari e monofamiliari con svariati generi stilistici e figurativi. La scelta di una forma compatta a due falde si rifà all’architettura storica locale consolidata nei borghi antichi, nelle cortine stradali e nelle case a torre.

L’abitazione monofamiliare è costituita da una forma astratta che riconduce a sagome consolidate tuttavia interpretate in chiave contemporanea, attraverso una sottrazione volumetrica che determina un reciproco rapporto tra forme e tipologia. L’architettura si inserisce in questo contesto rinunciando a modelli stilistici e revisioni materiche rafforzando il solo rapporto visivo con il paesaggio. Un dialogo caratterizzato da una sequenza di aperture in facciata che esaltano il doppio volume d’ingresso, la prospettiva della scala di collegamento al primo piano e della zona notte. La struttura della casa è in cemento armato con tamponamenti esterni in termo laterizio, i solai in legno e laterizio.

Sull’esterno l’involucro è caratterizzato da un cappotto termico, copertura in lamiera di alluminio e oscuramenti in legno. La semplicità tipologica si traduce nella chiarezza distributiva degli spazi che vedono al piano terra una zona giorno articolata da un doppio volume, da uno studio, locali di servizio e dalla scala d’accesso al primo piano. La zona notte è costituita da un ampio soppalco, due camere da letto servite da bagno e cabina armadio. Gli interni sono caratterizzati al piano terra da una pavimentazione in resina presente in tutti i locali che rende fluida e persistente la continuità degli spazi funzionali anche grazie all’armonico colore naturale conferito alle pareti. La scala, rivestita in legno come la zona notte, si differenzia dalla resina attraverso un confronto materico di reciproca valorizzazione. La particolare attenzione all’utilizzo di materiali con colorazioni tenui favorisce e stimola la visione verso l’esterno, inquadrando il paesaggio nelle sue articolazioni stagionali, nelle mutazioni cromatiche e metereologiche costituendo un vero e proprio osservatorio paesaggistico.

Ph. © Kai-Uwe Schulte-Bunert

Studio di progettazione: Andrea Oliva Architetto, Reggio Emilia (RE) – arch. Andrea Oliva con arch. Marinella Soliani. Superfici Warm Collection di Kerakoll: i pavimenti al piano terra sono in Cementoresina WR04, abbinati al battiscopa Invisibile WR01; le pareti sono rivestite con Absolute Paint WR01 e nei bagni con Wallcrete WR02, WR07, WR08 e WR09; cucina e lavanderia sono rigenerate con Microresina WR02.

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