L’esclusivo Donna Coraly Resort è immerso in una delle zone della Sicilia più belle e vivaci, sia dal punto di vista naturalistico, sia culturale. L’intera struttura è il frutto di un magistrale restauro, che ha privilegiato l’impiego di materiali locali di pregio, nel pieno rispetto dei caratteri architettonici e storici dell’epoca. La ristrutturazione ha permesso di creare un’ampia zona verandata, un ristorante sia esterno che interno, una zona relax, un’oasi del benessere e cinque suites uniche e preziose, ognuna con il proprio giardino privato, circondate da un parco botanico ricco di piante, fiori ed erbe aromatiche, dove è stata anche inserita una piscina (biolaghetto), realizzata con pietre naturali e materiali altamente tecnologici in pieno rispetto della salvaguardia ambientale.
Il Resort è inserito in un contesto ambientale e storico ammirevole: un’antica masseria con villa-fortino gentilizia, protetta da fossato e mura, affiancata dalla piccola cappella ancora consacrata, e affacciata sul tipico “baglio” attorniato dai rustici, tra i quali spicca un bellissimo magazzino seicentesco. Senza un profondo amore per le proprie radici, per la propria storia e per questa terra meravigliosa, questa casa non sarebbe mai stata ristrutturata e trasformata in un piccolo gioiello.
Il restauro ha voluto ripristinare tutti i caratteri tipici dell’architettura rurale siciliana al fine di ricreare l’atmosfera e lo spirito di quello spicchio di Sicilia che va da Catania a Gela, attraversando Siracusa, Ragusa, Caltagirone, Modica, Noto e Scicli…
Sono state coinvolte solo le migliori maestranze locali, per ricostruire la struttura secondo i caratteri storici siciliani, adeguandola, però, al progetto contemporaneo di resort, voluto da Lucia Pascarelli e realizzato dallo studio di architettura Schioppa Salvadego di Milano.
Particolare attenzione è stata data al “comfort” ambientale, grazie a trattamenti deumidificanti e coibentanti “ecologici” per suolo, pareti e tetto, coadiuvati da un efficace impianto di climatizzazione che sfrutta anche le energie rinnovabili, all’insegna del contenimento energetico.
Il tetto è stato restaurato, recuperando la copertura in tipiche tegole a coppo e la struttura, con travi e assito in legno, tinteggiati in bianco, per conferire maggiore luminosità all’interno della casa. Le pareti esterne, di forte spessore, sono state risanate dall’umidità e trattate con “intonachino” naturale di calce, dalle tenui tonalità pastello locali.
La sensazione, attraversando la casa, è proprio quella di trovarsi in ambienti “vissuti”, rilassanti e “conosciuti”. Luoghi che esistono da sempre, dove la tradizione riesce a giocare con l’innovazione senza uscirne snaturata ma impreziosita.


