Un attento restauro ha permesso di portare alla luce gli elementi storici più caratteristici dell’ex convento.
Il complesso di Sant’Antonino fu edificato agli inizi del XVII secolo ed era costituito da una chiesa e dal convento annesso. Durante la seconda guerra mondiale, come tutto il centro storico di Marsala, anche il convento venne massicciamente bombardato e dell’impianto originario – archi, colonne e volte in pietra da taglio – rimase poco. L’ala adiacente alla chiesa rimase quasi integra, infatti sono presenti ancora le volte a crociera e nella parete in comune con la chiesa sono presenti blocchi che mostrano l’esistenza di vecchi passaggi tra il complesso e la chiesa. Con il passare degli anni il colonnato del chiostro venne inglobato nelle nuove murature e fu quasi totalmente coperto da intonaco, risultando pertanto praticamente invisibile. Le costruzioni vennero adibite ad abitazioni con materiali e finiture che in niente rievocavano l’uso e l’atmosfera di quei luoghi.
L’intervento di restauro pertanto fu rivolto alla scoperta di tutto ciò che di significativo era stato ricoperto da strati di pittura e intonaco, al risanamento delle murature che presentavano vaste zone di umidità da risalita e alla riscoperta del valore di quei luoghi. L’armonia degli spazi, l’architettura e l’inserimento del design sono gli elementi fondanti del progetto che è rivolto alla fusione tra storia e architettura. È uno spazio rivolto alla fruizione turistica, tre appartamenti nei quali ogni dettaglio è stato studiato con cura, nel pieno rispetto delle preesistenze. Nella ricerca della funzionalità e dell’estetica ogni elemento è stato sapientemente illuminato ed evidenziato proprio per testimoniarne la valenza storico-architettonica. Il resto della costruzione è stata rifinita, sia nei pavimenti sia negli intonaci, in unico colore neutro che ancor di più facesse risaltare le preesistenze storiche. Anche negli esterni il chiostro è stato rifinito con un’unica tonalità cromatica per meglio evidenziare il ritmo dell’intero colonnato. Dopo questo intervento di restauro, all’interno del chiostro si è ritornata a respirare quell’aria di calma e tranquillità che dovevano caratterizzare quegli spazi religiosi di raccoglimento, rendendo questi appartamenti un’oasi di pace all’interno del centro urbano di Marsala.
Studio di progettazione: arch. Anna Giustolisi, Marsala (TP). Progetto strutturale: ing. Antonio Messina, Marsala (TP). Posa ceramica e pietre naturali Kerakoll: gel-adesivi per ceramica e pietre naturali (H40 No Limits); stucchi minerali per ceramica e pietre naturali (Fugabella Eco Porcelana 0-5). Malte, intonaci e decorazione naturale Kerakoll: ciclo deumidificante traspirante da risanamento per la soluzione dei problemi di umidità (Biocalce Tasciugo 1a Mano, Biocalce Tasciugo 2a Mano); malte naturali traspiranti da intonacatura e finitura (Biocalce Intonachino Fino); finiture naturali traspiranti colorate linea calce (Biocalce Fondo, Biocalce Intonachino Colorato) e linea silicati puri (Biocalce Silicato Puro).
Ph. © Fabio Gambina