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San Cristoforo alla Certosa torna allo splendore originario

Dopo i danni del terremoto, la Chiesa torna allo splendore originario.

La Chiesa monumentale di San Cristoforo alla Certosa è situata nella città storica, all’interno dell’area cimiteriale della Certosa, in un luogo verde e silenzioso. Il complesso monastico certosino risale intorno alla metà del XV secolo, ma il Tempio, nelle forme attuali, fu costruito a partire dal 1498 dal grande architetto della corte estense Biagio Rossetti, che in quel momento era impegnato nella realizzazione della famosa Addizione Erculea, dove l’edificio di culto in questione occupa, dal punto di vista urbanistico, una posizione importante.

A seguito degli eventi sismici di maggio 2012 che hanno interessato il territorio del Comune di Ferrara, la Chiesa ha subito una serie di danni che hanno interessato in modo più significativo le strutture voltate presenti a livello della navate laterali e, seppur in maniera meno significativa, anche parte delle strutture voltate a vela presenti a livello superiore nella porzione più alta dell’edificio, oltre che a livello delle pareti murarie con formazione di nuove lesioni e con la riapertura o l’aggravio di pregressi quadri fessurativi già oggetto in passato di interventi di ripristino e in corrispondenza della parete di facciata, con attivazione di un principio di cinematismo di parete con interessamento localizzato della volta a vela a questa collegata.

La soluzione scelta a livello progettuale è stata quella di prediligere l’impiego di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (FRCM, Fabric Reinforced Cementitious Matrix), che acquisiscono un crescente interesse, anche per il loro basso impatto, in particolare nelle applicazioni su strutture murarie di interesse artistico, rispetto alla tecnologia più consolidata degli FRP (Fiber Reinforced Polymer). Ai sistemi FRCM inoltre si affiancano anche altri vantaggi non meno importanti come tempi d’intervento ancora più ridotti degli FRP, maggiore familiarità degli operatori nell’utilizzo di malte a base calce e minori costi.

Partendo dalle criticità evidenziate a seguito dell’evento sismico è stato possibile progettare sia interventi di ripristino strutturale, come scuci-cuci su murature in laterizio e iniezione di vuoti presenti nello spessore tramite malte a base di calce idraulica naturale che interventi di rinforzo e consolidamento strutturale. Questi ultimi hanno interessato svariate parti del complesso.

Realizzazione di cordolo sommitale in muratura armata in corrispondenza del timpano a livello della facciata principale, mediante inserimento di GeoSteel G600 nei giunti orizzontali di malta realizzati con GeoCalce F Antisismico, fissati alla parete attraverso inserimento di fiocchi di adeguata lunghezza realizzati con il medesimo tessuto e inghisaggio con GeoCalce FL Antisismico. In corrispondenza delle cornici perimetrali di copertura, ove era presente una soletta in c.l.s. non armata, si è proceduto al consolidamento attraverso la stesura di GeoSteel G2000 con GeoLite Gel abbinata a rete diffusa GeoSteel Grid 400 con GeoCalce F Antisismico. Questo per evitare la demolizione della suddetta soletta in c.l.s. data la notevole invasività dell’intervento, andando in sostanza a rinforzare tale elemento migliorandone il collegamento alle murature d’ambito, riducendo il rischio di attivazione di cinematismi di ribaltamento parziali di porzioni di parete in quota.

Greenbuilding magazine_San Cristoforo alla Certosa

Internamente appena sopra il livello della quota di imposta sommitale dei solai delle navate laterali e sulle superfici voltate, si è poi realizzato un rinforzo con nastro GeoSteel G600 e GeoCalce F Antisismico adeguatamente collegato alle pareti con fiocchi realizzati con il medesimo tessuto e inghisaggio con geomalta GeoCalce FL Antisismico.

A livello della parete di facciata sul prospetto principale, dove si era in parte attivato un cinematismo di ribaltamento semplice, sono stati inseriti tre ordini di tiranti metallici in corrispondenza dei corsi di malta orizzontali, costituiti da barre elicoidali in acciaio inox Steel Helibar 6, risvoltati lungo le pareti perimetrali trasversali per una lunghezza adeguata.

Chiesa San Cristoforo alla Certosa, Ferrara (FE)
Progettazione architettonica: arch. Tania Ciammitti, ing. Mario Ciammitti. Progettazione strutturale: Mezzadringegneria srl, Ferrara (FE) – ing. Marco Benazzi. Rinforzo strutturale traspirante Kerakoll: rinforzo di strutture voltate mediante placcaggio a fasce con rete GeoSteel G600 e GeoCalce F Antisismico; rinforzo di cordoli in calcestruzzo mediante GeoSteel G2000 e GeoLite Gel e chiusura sommitale con GeoSteel Grid 400 installata con GeoCalce F Antisismico e connettori con GeoCalce FL Antisismico; ristilatura armata realizzata con barre Steel Helibar 6.

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